Come Registrare Un Cd Promo in Cantina - Parte Introduttiva
Inviato: 06/mag/2011, 16:54
--- UPDATE GENNAIO 2018. E' evidente che alcune delle informazioni contenute in questi interventi sono oramai vecchiotte, essendo oramai passati un po' di anni. Sto cercando di aggiornarle un po' per volta. Comunque, direi che la linea di fondo non cambia molto e che sono ancora abbastanza validi. Certo, rileggendoli mi rendo conto che oramai alcuni dei concetti esposti sono un po' naif, ma vabbè. I tempi cambiano ! ---
Con questo contributo intendo cominciare una "famiglia" di post nei quali vorrei discutere della registrazione home-made (ovvero, casalinga o quasi) dei nostri pezzi al fine di ottenere un prodotto distribuibile e pienamente rappresentativo delle nostre capacità.
Vorrei chiarire fin da subito che non intendo trattare in maniera sistematica tutto lo scibile sulla registrazione home-made (cosa che viene fatta con maggior professionalità in decine di altri siti), ma voglio piuttosto esporre il metodo che sto utilizzando in questo periodo (e che ritengo sufficientemente efficace da essere reso pubblico) per una registrazione di un prodotto che vuole avere una qualità audio di buon livello.
STABILIRE UN TARGET (= cosa voglio ottenere?)
Quello che voglio proporvi è una discussione sulla registrazione di un CD PROMO, cioè di uno di quei CD che potete trovare in vendita ai "banchetti" dei concerti di gruppi non professionali a prezzi intorno ai 5 euro (una decina per i più spacconi). Immagino che abbiate capito tutti di cosa sto parlando.
Ciò che differenzia il PROMO dal DEMO è essenzialmente legato a quantità e qualità.
I DEMO (= dimostrativi) contengono in media 3-4 pezzi, e sono prodotti che hanno in genere l'unico scopo di fornire del materiale ai selezionatori dei locali. Secondariamente, spesso sono regalati o "svenduti" a prezzi politici (1-3 euro) al pubblico. Nel momento in cui si registra un demo, quindi, si tiene conto del target e lo si lega al proprio budget. Poichè il demo non è pensato per soddisfare il palato degli audiofili, ma ha il solo fine di far capire che genere facciamo e grossomodo il livello tecnico, può non essere necessario andare troppo per il sottile su quello che riguarda la qualità intrinseca. Tradotto: è spesso inutile spendere troppi soldi in un demo.
Il mio personalissimo parere sui demo è che essi vadano registrati totalmente in studio attrezzato, stanziando un budget intorno ai 100 euro a pezzo. Il metodo che ho trovato più efficace ed economico è basato su una registrazione contemporanea di tutte le sessioni ritmiche (con, ovviamente, microfonazione individuale) dedicando particolari accorgimenti solo a voce e strumenti solisti. In questo modo, si ottiene un prodotto dignitoso con pochissime ore in studio (= minima spesa). Inutile investire in una attrezzatura per un demo, a meno che non si disponga di batteria elettronica. In tal caso ci si può divertire anche in casa con una scheda audio anche di bassa qualità.
I PROMO (= promozionali) hanno invece la pretesa di avvicinarsi a prodotti commerciali un po' più raffinati e quindi devono garantire una qualità di fondo molto più elevata del demo. La finalità del promo è il pubblico, garantendo possibilmente un ritorno economico (seppur limitato in molti casi, inutile farsi troppe illusioni) all'artista. Nel momento in cui chiediamo all'acquirente una cifra che è più alta dei già citati 2 euro che non si negano a nessuno, dobbiamo dare in cambio qualcosa che sia bello e il più professionale possibile. E' possibile registrare un PROMO in studio, ma i costi lievitano in maniera impressionante. Poiché la qualità del promo vuole avvicinarsi a quella dei prodotti commerciali, beh, anche i costi possono avvicinarsi molto a quelli di un prodotto di quel tipo. Per nostra fortuna, negli ultimi anni la tecnologia è venuta in nostro soccorso. Oggi è effettivamente possibile, grazie all'elettronica e all'informatica, fare nella nostra cantina qualcosa che solo 15 anni fa era possibile esclusivamente negli studi attrezzati. Senza dimenticare il principale vantaggio dell'home recording: la gestione del tempo. In studio, ogni take che scartate la pagate come buona. Ogni ora in più sono soldi che si accumulano sulla fattura. A casa vostra, ve la vedrete solamente con gli altri impegni della vostra vita.
Questo è possibile, però, a patto di investire una certa cifra in attrezzature e un certo tempo per imparare ad usare al meglio queste attrezzature.
Poichè l'investimento non è proprio trascurabile, in genere i PROMO sono costituiti da 7-10 pezzi. Visto che spendiamo, vorremo registrare il più possibile (in tempi ragionevoli).
Il sistema che ho sviluppato in questi mesi mi sta consentendo di registrare un promo dalla A alla Z (dalla registrazione alla consegna a casa del prodotto stampato, finito e cellophanato) con 2000 euro (nota postuma: dopo lo scioglimento del gruppo abbiamo rivenduto l'attrezzatura. Avendola comprata usata, il budget è stato recuperato quasi integralmente). Spero che troverete interessanti i prossimi capitoli, che inizierò a pubblicare dalla prossima settimana.
ALTRE PARTI:
Parte Prima
Parte Seconda
Parte Terza
Parte Quarta
Con questo contributo intendo cominciare una "famiglia" di post nei quali vorrei discutere della registrazione home-made (ovvero, casalinga o quasi) dei nostri pezzi al fine di ottenere un prodotto distribuibile e pienamente rappresentativo delle nostre capacità.
Vorrei chiarire fin da subito che non intendo trattare in maniera sistematica tutto lo scibile sulla registrazione home-made (cosa che viene fatta con maggior professionalità in decine di altri siti), ma voglio piuttosto esporre il metodo che sto utilizzando in questo periodo (e che ritengo sufficientemente efficace da essere reso pubblico) per una registrazione di un prodotto che vuole avere una qualità audio di buon livello.
STABILIRE UN TARGET (= cosa voglio ottenere?)
Quello che voglio proporvi è una discussione sulla registrazione di un CD PROMO, cioè di uno di quei CD che potete trovare in vendita ai "banchetti" dei concerti di gruppi non professionali a prezzi intorno ai 5 euro (una decina per i più spacconi). Immagino che abbiate capito tutti di cosa sto parlando.
Ciò che differenzia il PROMO dal DEMO è essenzialmente legato a quantità e qualità.
I DEMO (= dimostrativi) contengono in media 3-4 pezzi, e sono prodotti che hanno in genere l'unico scopo di fornire del materiale ai selezionatori dei locali. Secondariamente, spesso sono regalati o "svenduti" a prezzi politici (1-3 euro) al pubblico. Nel momento in cui si registra un demo, quindi, si tiene conto del target e lo si lega al proprio budget. Poichè il demo non è pensato per soddisfare il palato degli audiofili, ma ha il solo fine di far capire che genere facciamo e grossomodo il livello tecnico, può non essere necessario andare troppo per il sottile su quello che riguarda la qualità intrinseca. Tradotto: è spesso inutile spendere troppi soldi in un demo.
Il mio personalissimo parere sui demo è che essi vadano registrati totalmente in studio attrezzato, stanziando un budget intorno ai 100 euro a pezzo. Il metodo che ho trovato più efficace ed economico è basato su una registrazione contemporanea di tutte le sessioni ritmiche (con, ovviamente, microfonazione individuale) dedicando particolari accorgimenti solo a voce e strumenti solisti. In questo modo, si ottiene un prodotto dignitoso con pochissime ore in studio (= minima spesa). Inutile investire in una attrezzatura per un demo, a meno che non si disponga di batteria elettronica. In tal caso ci si può divertire anche in casa con una scheda audio anche di bassa qualità.
I PROMO (= promozionali) hanno invece la pretesa di avvicinarsi a prodotti commerciali un po' più raffinati e quindi devono garantire una qualità di fondo molto più elevata del demo. La finalità del promo è il pubblico, garantendo possibilmente un ritorno economico (seppur limitato in molti casi, inutile farsi troppe illusioni) all'artista. Nel momento in cui chiediamo all'acquirente una cifra che è più alta dei già citati 2 euro che non si negano a nessuno, dobbiamo dare in cambio qualcosa che sia bello e il più professionale possibile. E' possibile registrare un PROMO in studio, ma i costi lievitano in maniera impressionante. Poiché la qualità del promo vuole avvicinarsi a quella dei prodotti commerciali, beh, anche i costi possono avvicinarsi molto a quelli di un prodotto di quel tipo. Per nostra fortuna, negli ultimi anni la tecnologia è venuta in nostro soccorso. Oggi è effettivamente possibile, grazie all'elettronica e all'informatica, fare nella nostra cantina qualcosa che solo 15 anni fa era possibile esclusivamente negli studi attrezzati. Senza dimenticare il principale vantaggio dell'home recording: la gestione del tempo. In studio, ogni take che scartate la pagate come buona. Ogni ora in più sono soldi che si accumulano sulla fattura. A casa vostra, ve la vedrete solamente con gli altri impegni della vostra vita.
Questo è possibile, però, a patto di investire una certa cifra in attrezzature e un certo tempo per imparare ad usare al meglio queste attrezzature.
Poichè l'investimento non è proprio trascurabile, in genere i PROMO sono costituiti da 7-10 pezzi. Visto che spendiamo, vorremo registrare il più possibile (in tempi ragionevoli).
Il sistema che ho sviluppato in questi mesi mi sta consentendo di registrare un promo dalla A alla Z (dalla registrazione alla consegna a casa del prodotto stampato, finito e cellophanato) con 2000 euro (nota postuma: dopo lo scioglimento del gruppo abbiamo rivenduto l'attrezzatura. Avendola comprata usata, il budget è stato recuperato quasi integralmente). Spero che troverete interessanti i prossimi capitoli, che inizierò a pubblicare dalla prossima settimana.
ALTRE PARTI:
Parte Prima
Parte Seconda
Parte Terza
Parte Quarta