garbi ha scritto:\nse sei proprio all'inizio e quindi devi imparare ancora l'ABC della chitarra il mio consiglio è che puoi anche evitare di prendere subito un ampli.\nIn questo modo hai più soldi per la chitarra e puoi rimandare l'acquisto dell'ampli a più avanti.\n
\n\nMa con un ampli può ascoltarsi più chiaramente (e quindi notare più facilmente eventuali errori), fare da subito pratica anche con tecniche legate all'uso di un amplificatore o comunque agevolate dalla sua presenza (gli armonici, ad esempio, o il legato), avere già dall'inizio modo di comprendere i controlli di un amplificatore (non sono pochi quelli che regolano l'amplificatore come un lettore CD, senza attenzione per controlli quali il Gain o gli equalizzatori, considerando solo il volume), trovarsi da subito a contatto con le diverse sonorità dei pickup della sua chitarra (sapere, da subito, che suono abbia la propria chitarra aiuta, ad esempio, nell'esecuzione dei brani, per capire quale pickup usare per la ritmica, per il solo, per un qualche intermezzo...). In più, un ampli con effetti permette di comprendere anche qualcosa su questi ultimi, che sono, a mio parere, se compresi e ben utilizzati, tra i più grandi alleati del chitarrista (e come si possono comprendere, se non usandoli?).\n\nAltrimenti, tanto vale che acquisti un'acustica: senza amplificatore, si sente indubbiamente meglio di un'elettrica.\n\n\n
garbi ha scritto:\n- un metronomo. Questo è importantissimo. Attenzione: prendi un metronomo elettronico e non meccanico, quelli meccaninici (quelli a "pendolo") hanno poche possibilità di impostare le velocità. Li trovi anche a poco prezzo.\n
\n\nSpesa, se posso permettermi, evitabile: ottimi metronomi (molto più completi e versatili di qualsiasi metronomo elettronico economico) sono reperibili, gratuitamente, online. Questo, per esempio, ti permette di suonare a qualsiasi velocità (spesso i metronomi si fermano a 208 bpm, con buona pace dei jazzisti e degli amanti degli Slayer), con il click (per la pratica) o con la batteria (il che, a mio modesto avviso, aiuta molto, perchè prepara al momento in cui si dovrà suonare con un gruppo o anche seguendo una base):
http://advanced.bestmetronome.com/\n\n\ngarbi ha scritto:\nPer la chitarra... dunque dai generi musicali che ha indicato direi sicuramente Fender Stratocaster. I single coil bastano e avanzano per fare pop e rock, inoltre la fender stratocaster è un ottimo strumento.\nLa Fender però sfora di un un bel po' il tuo budget, soprattutto l'americana standarda che costa sui 1.000 euro.\n\nVerso i 500 puoi trovare qualche messicana di buon livello.\n\nAltrimenti SQUIER (sottomarca della fender) ma occhio al fatto che la qualità scende di molto e che, come tutte le chitarre Fender e Squeier, vanno provate in quanto vi sono differenze tra chitarra e chitarra. Altrimenti qualche messicana usata dovresti riuscire a prenderla ma qui devi farti consigliare da qualcuno/a che già suona e che ha un po' di esperienza per capire se la chitarra è valida.\n\nAltrimenti la yamaha pacifica è un buon strumento.\nNon male neppure cort ed ibanez.\n
\n\nA questo punto, vista la fascia di prezzo, mi associo per Yamaha o Cort: come tu stesso hai notato, le Fender partono da circa 500€, e le Squier decenti difficilmente si trovano a meno di 350-360, che è più del suo budget. Sconsiglierei le Ibanez: tranne poche eccezioni, nella fascia molto economica sono strumenti vergognosi.\n\nCerto, se LBJ valutasse l'usato, il ventaglio di possibilità crescerebbe considerevolmente.\n\n\n
LBj ha scritto:\n
Hetfield179 ha scritto:Il mio Roland MicroCube non lo sostituirei mai e poi mai, vai sul sicuro
\nbeh, allora direi che prenderò quello
\nConsidera però che il Roland offre 7 simulazioni di ampli e 6 di effetti, mentre il Peavey Vypyr offre 11 effetti
regolabili (22 nelle versioni a 30 e 75 W, che però costano un po' più di quanto tu affermi di poter spendere) e 12 amplificatori con canale pulito e distorto per ciascuno, oltre ad un maggior numero di comandi per la gestione del sound dell'amplificatore.\nInsomma, ritengo giusto dirti che, se non gradisci spendere soldi continuamente per nuovi ampli, il Roland dovresti lasciarlo stare, mentre il Peavey può aiutarti sia prima (per prendere manualità con i controlli dell'ampli e con gli effetti) sia dopo (le simulazioni garantiscono una versatilità enorme, e sopratttutto "reggono" benissimo i pedali-effetto esterni).