6corde

Salve a tutti, avrei una discussione a mio parere molto interessante da condividere con voi.\n\nSe ipoteticamente (per chi di norma non lo fa) doveste tenere un corso di chitarra per un ragazzino/principiante, e non parlo di lezioni di chitarra classica (accordi + cantautori), ma di chitarra rock (io intendo rock classico voi intendetela nel modo a voi più congeniale) come lo strutturereste?\n\nParlo per me: essendo totalmente autodidatta le nozioni teoriche che fornirei sarebbero l'essenziale. Toni, semitoni, accordi, pentatoniche per poi andare a diversi stili, partendo dal blues andando mano mano ad analizzare lo stile proprio di alcuni chitarristi (nel mio caso Jimmy page, david gilmour, slash, Southern rock del tipo lynyrd skynyrd) integrandoli con lo studio di qualche canzone propria di alcuni di questi artisti. Insomma, l'obiettivo fondamentale sarebbe far appassionare il ragazzo alla chitarra, insegnargli a muovere i primi passi per fargli vedere prima possibile il lato "divertente" della chitarra, quello che lo porterebbe volontariamente ad esercitarsi sempre di più per potersi migliorare e per poter godere lui stesso dei risultati che mano mano raggiunge.\n\nVoi invece cosa fareste? \n\nSimone

Anch'io partirei con un po' di teoria, poi farei un po' armonia (come armonizzare una scala), poi però gli farei sentire subito qualcosa che potrebbe suonare anche lui e dopo qualche altra lezione di questo tipo gli farei fare un assolo e se fosse in grado gli insegnerei ad improvvisare. Così che poi, come hai detto tu, si appassioni sempre di più e la voglia di sapere e studiare gli venisse da sola

Prima lezione solo teoria, unita ad una corretta postura e posizionamento delle mani sullo strumento.\nSeconda lezione punterei a qualcosa di pratico: accordare la chitarra, ad esempio, aprire il vano posteriore per spiegare il funzionamento dell'elettronica ecc.\nPoi inizierei a farlo suonare qualche spezzone di brano che possa essere utile per capire le basi della musica e sia piacevole da suonare

Molto difficile rispondere, perchè la teoria è una cosa molto importante ma al tempo stesso difficile da dosare nella giusta misura e da integrare alla pratica.\nIo prima di trovare l'equilibrio giusto, ho dovuto cambiare 3 insegnanti in 2 anni, attualmente studio anche (in minima parte) scrittura su pentagramma, detto così potrebbe sembrare una palla e in effetti non è come imbracciare la chitarra e suonare, ma è utile e soprattutto il mio maestro me lo fa fare con un approccio molto pratico allo strumento.\nSe penso che 14 anni fa (avevo 19 anni), l'insegnante di allora mi faceva solfeggiare 29 settembre..... \nSicuramente, se fossi un insegnante, prima di mostrare brani o soli, cercherei di capire il livello dell'allievo e successivamente in base alle sue esigenze, cercherei di seguire un piano di studi che comunque alla base rimarebbe solido e strutturato sulla mia idea di insegnamento.