6corde

Salve a tutti, stamattina mentre suonavo mi sono sorti alcuni dubbi sull'essere un autodidatta , ora per il momento io sono un autodidatta per nel futuro spero di poter frequentare un corso individuale, ora secondo voi cosa vuol dire essere autodidatta? Vuol dire imparare le stesse cose che si potrebbero fare con un maestro però da soli? quindi studio della teoria , armonia esercizi vari ecc? Oppure essere autodidatti vuol dire ignorare la teoria e concentrarsi solo su canzoni, ossia usare strumenti come Songster,ultimate guitar, ecc?\nPoi ho pensato ma 20-10 anni fa, quando non c'era tutta sta roba come facevano? (e io ritengo che questi siano i VERI autodidatti xD )\nNon so volevo solo qualche vostro parere in merito, senza sfociare nell'ormai abituale confronto :" meglio autodidatta o lezioni con maestro?"\n\nA voi la parola, torno a suonare xD

Ciao io sono autodidatta e della vecchia scuola, in quanto avendo iniziato 20 anni fa, non c'erano internet, guitarpro, yuotube ecc.ecc.\n\nPrima di tutto, studiare da autodidatta non deve precludere assolutamente lo studio teorico, quindi in breve bisogna studiare tutto quello che si studierebbe con un maestro; questo discorso è inteso per un approccio serio alla chitarra nel senso che, se si vuole imparare a suonare gli accordi per suonare con gli amici sulla spiaggia e alle feste allora va bene essere autodidatta e lasciar perdere la teoria, basta prendersi un libro per gli accordi...\nQuindi rispondendo alla tua domanda, se un autodidatta vuole imparare a suonare bene, deve studiare tutto, le tecniche, esercitarsi tanto e studiare la teoria. Avere un maestro in molti casi è meglio, ti guida passo passo e probabilmente ti fa raggiungere prima o più facilmente determinati obiettivi, ma studiare da autodidatta ti assicuro che ha il suo fascino, certo è più difficile ma se tornassi indietro rifarei lo stesso. Poi oggi è più facile, su youtube trovi video didattici, con guitar pro puoi studiare le partiture; mi ricordo quando avevo 15 anni, andavo nei negozi che vendevano gli spartiti e, senza farmi vedere mi trascrivevo le partiture su un foglio di carta per poterle studiare a casa non potendo permettermi di comprare spesso gli spartiti...

Come pensavo,infatti io andrei a lezioni sopratutto per la teoria , da solo faccio fatica a capirla,forseè solo questione di impormi un programma di studio

beh, allora si, vai di maestro!

quoto sasix e aggiungo che\nla Fonte della conoscenza è il confronto (con altre persone, maestri e non) con l'atteggiamento giusto (quello aperto, attento e intelligente verso l'apprendimento)\nquesto vale per tutte le arti/discipline\nun ottimo maestro è una scorciatoia e una fonte di sicurezza, input, energia...ti può spalancare porte senza dover passare anni a cercare le chiavi e ti renderà indipendente\nun cattivo maestro ti può fare dei danni...allunga il percorso, ti crea dubbi, apre le porte sbagliate...meglio senza!!\nal giorno d'oggi i maestri sono tanti, fisici o virtuali (youtube ad esempio)\nma come ieri vale sempre la stessa regola: chi vuole imparare (facendosi il mazzo ) lo farà (con o senza maestro)

io andai per pochissimo da uno (inizio '91) , che aveva uno studio, non un privato, ma erano cose che in fondo non mi servivano;\nappena trovai poi degli spartiti precisi (non quelle cacate mezze sbagliate dove, e nemmeno sempre, la cosa giusta é il tipo di accordo segnalato) di hal leonard dei kiss mi resi conto che erano l'unica cosa che mi serviva...\n\nmo non sono un fenomeno e come teoria ci azzecco poco, ma i pezzi che mi interessano li faccio con songbooks, tabs e, roba non mostruosissima di pezzi o parti di pezzi che non "trovo", ad orecchio...\n\ncerto con un maestro é altra cosa, appunto!