Salve,\nho frequentato un seminario di 4 giorni al Siena Jazz. Un insegnante mi ha fatto una critica mentre improvvisavo su un blues dicendomi appunto: le tue frasi non hanno swing. Bene, non sò cosa voglia dire, non riesco a capire dove sbaglio. Senza dubbio faccio delle improvvisazioni un pò fuori stile, diciamo che si sente molto il mio passato rock, ma non capisco cosa voglia dire suonare frasi in modo swing. Me lo spiegate? grazie, ciao

"swing", in questo caso, si riferisce all'esecuzione degli ottavi\nnel blues ci sono 2 modi di intendere le crome (o ottavi: 2 note per beat, pulsazioni) \ndritti e terzinati\n\nottavi dritti: tutti uguali la successione delle note non deve zoppicare figura ritmica 2 crome\nswing o terzinati (anche shuffle) andamento zoppicante che ricorda il battito cardiaco\n\nswing: Layla versione Unplugged, Clapton\ntutto Django, Robert Johnson\nil delta Blues\nottavi dritti:\nJohny B Good, \nMary ha a little lamb SRV\nLayla, Clapton \nil funk in genere\n\ncerca swing feel su wikipedia, trovi notazione e esempio sonoro

però, già che c'era, poteva anche spiegarsi meglio l'insegnante !\n\nConfermo (come se servisse ) che con tempo swing in genere si intende un tempo basato sul terzinato, con particolare suddivisione della terzina . Difficile spiegarlo a parole (stasera copio la definizione dal Lizard), ascoltati gli esempi che fai prima.

theslashsnakepit ha scritto:Salve,\nho frequentato un seminario di 4 giorni al Siena Jazz. Un insegnante mi ha fatto una critica mentre improvvisavo su un blues dicendomi appunto: le tue frasi non hanno swing. Bene, non sò cosa voglia dire, non riesco a capire dove sbaglio. Senza dubbio faccio delle improvvisazioni un pò fuori stile, diciamo che si sente molto il mio passato rock, ma non capisco cosa voglia dire suonare frasi in modo swing. Me lo spiegate? grazie, ciao

\n\nAl di là dell'aspetto tecnico-esecutivo molto probabilmente quell'insegnante intendeva dire che le tue frasi non hanno tanta espressività e comunicatività.\n\nMa giudizi così, lasciano il tempo che trovano se non sono seguiti da un: "Ma dai, prova a fare così!". Con conseguente esempio.\nNon so, forse quell'insegnante ti ha pure fatto vedere qualche esempio. \nO magari non lo diceva per penalizzarti. Non lo so. \nSo però che non è facile appropriarsi di quella tecnica esecutiva che ti permette di avere espressività e comunicatività specie in un linguaggio complesso come quello jazzistico. Ci vuole tempo e studio. Ti deve piacere il genere di musica. Comunque io non mi scoraggerei e continuerei a suonare magari cercando di eseguire le scale e gli esercizi vari che fai in questo modo: te lo solfeggio: do-o re ; do-o re ; do-o re ; etc... La prima nota sul do-o scandendo bene. La seconda sul re. La nota in battere è quindi più lunga di un ottavo della nota in levare. Comincia con questo. Su una scala o su un riff qualsiasi. Lentamente. Poi sempre più velocemente senza cercare la velocità ma facendola prendere istintivamente dalla mano che quando è sicura si muove più velocemente da sola. Infine di quando in quando - o con la frequenza che vuoi tu - usa il metronomo.\n\nVedrai, nel tempo un miglioramento netto. Poi dipende da quanto suoni e da quanto - e cosa - hai studiato e studi. E da tanti altri fattori. Anche seguire il proprio feeling.

uesta è la definizione semplice semplice su wikipedia:\n\nIn sintesi, nella pratica, si suonano note terzinate su tempi binari: ad esempio, due crome (note da un ottavo) saranno suonate come una terzina di crome (tre ottavi suonati per la durata di un quarto) con le prime due note legate. L'accento è preferenzialmente dato sul levare.

Ian ha scritto:stasera copio la definizione dal Lizard

\n\n\n\n[quote="Manuale Lizard "Teoria e Lettura Musicale""]\nLo swing può essere considerato come un modulo di divisione utlizzabile nei tempi composti. Esso consiste in una divisione che riguarda due note presenti in ogni unità di misura. Abbiamo visto che nei tempi composti l'unità di misura è composta da 3 ottavi; ebbene, il modulo di divisione dello swing attribuisce alla prima nota il valore di due ottavi, alla seconda il valore di un ottavo.\n\n[...]\nAll'atto pratico, usare il tempo composto per scrivere il modulo swing è considerato un'inutile pedanteria, anche se assolutamente corretto. I musicisti moderni preferiscono, per motivi di praticità, scrivere lo swing in tempo semplice, come si trattasse di normali crome, e avvertire contemporaneamente, con una scritta posta all'inizio dello spartito, che la melodia, scritta per comodità in tempo binario, va eseguita "terzinata" secondo il modulo swing.\n[/quote]\nQui tratta solo lo swing sugli ottavi, ma è possibile eseguirlo anche su altre divisioni (sui sedicesimi, ad esempio).

Così parlò Giovanni Unterberger. Amen !\n\nEDIT: l'esempio forse più celebre di tempo swing.\n\n\n\nNota: odio i Doors