il giorno preciso in cui avete preso la classica, e quando l'elettrica...non vi sentivate come innamorati? Io le emozioni le ricordo ancora, ricordo che non avevo la custodia e lo stand e per i primi giorni mettevo la chitarra nell'armadio incelofanata di vestiti per tenerla al caldo e proteggerla dai graffi però non so quando festeggiare l'anniversario prendevo il plettro come capitava e non capivo come si suonava, non coordinavo le 2 mani...il giorno dopo ho capito xD quanto vi sentivate stupidi anche voi?

certo che mi ricordo il giorno esatto (almeno per l'elettrica). e comunque conservo gli scontrini degli acquisti.\nl'elettrica era custodita con amore nella sua custodia imbottita, e veniva suonata con un plettro da .73 (che usavo sull'acustica) e il povero od del mio amp. le emozioni non sono cambiate, la strumentazione (pedaliera a parte), è sempre la stessa. invece quando un mesetto fa ho preso la mia nuova acustica sono entrato davvero in brodo di giuggiole. e pensare che a momenti prendevo un basso

devo dire che il basso ha il suo fascino...ma non è meglio dell'elettrica

me lo ricordo eccome...\ndopo anni che "suonavo" con le racchette, e le chitarre di carta ecc..ecc. mia madre si decise a comprarmi una chitarra elettrica... era nel '92, andammo io, lei e mio fratello in un negozio non lontano da casa mia che vende Gibson e comprammo una Epiphone replica della Telecaster, un ampli da 10w della Epiphone, cinta Gibson e custodia morbida in finta pelle... Se non erro pagammo la chitarra 600.000 lire e l'ampli 100.000 lire... che dire... rimasi folgorato, ero così incapae che usavo il pollice al posto del plettro... e da li in poi fu un crescendo di emozioni, l'amore crebbe sempre più a dismisura e anche le vesciche al pollice, fino a quando scoprii che esistevano degli utili pezzi di plastica chiamati plettri...

me lo ricordo si, non è sono nemmeno passati tanti anni. tenevo il plettro con tre dita, un quarto d'ora per mettere le dita per fare l'accordo di sol. un pomeriggio intero per suonare knockin un accordo per misura. emozioni uniche

bei tempi andati .. viene da ridere!\n\nla prima chitarra , una chitarra classica.. chiamarla chitarra era un oltraggio .\n\nera un modello da spiaggia , di quello da 50 € .. passata sotto il sedere di un amico del amico che me la regalò ! \n\naveva la paletta spezzata e le meccaniche storte, ma siccome io sono "DURO" , non capendo nulla prendo una staffa di ferro , 4 viti sottili e del vinavil, con un martello radrizzo la meccanica e con vinavil e staffa rimetto in sesto la paletta.\n\nbrutta a vedersi , ma se non altro funzionante .\n\nammirando l'amico.. promettente chitarrista inizio a strimpellare , oltre alla manualità manca l'orecchio .. così inizio con violenza a scordarla cercando di accordarla \n\nvabbhè, finito questo il me di allora, mantenuto da mamma e papà, quindi con spese azzerate e le tasche farcite da uno stipendio alto ( così alto che ad oggi.. ancora devo rivederla una cirfra simile !!) si reca in negozio a farsi sodomizzare .\n\nho comprato per 200 € una chitarra roytek di infimissima qualità , un ampli bherigher "peggiomisento" , tracolla e cavo mi sono stati regalati .\n\nli è stata la fine, tra uno strimpellamento e l'altro però devo dire che sono cresciuto , ricordo quando raggiunsi un traguardo prefissato: dalla mia chitarrina usciva (stonato) l'assolo lento di master of puppets ! poco importa se non sapevo cosa fossero i bendig, i vibrati e simili.. era qualcosa da esibire \n\npoi vabbhè , la roytek si ruppe sotto il suo stesso peso, o meglio, quello delle corde.. manico a banana , action al 2 tasto di 2 mm , 0.5 al 12esimo .. \n\nli il solito me , con le solita tasche farcite torna in negozio a varsi sodomizzare ancora . ne esce con una flying v replica stagg , un multieffetto zoom g2.1u e altro ciarpame .\n\nquella V prima la ho amata , poi ho imparato a suonarla.. e la ho odiata , poi sono tornato ad amarla e ad oggi ancora devo smettere .\n\nadesso è sotto restauro , tornerà di un bel nero lucido , con un bel battipenna in alluminio specchiato , freets nuovi e forse un emg 81 al ponte

_COBHC_ ha scritto:il giorno preciso in cui avete preso la classica, e quando l'elettrica...non vi sentivate come innamorati? Io le emozioni le ricordo ancora, ricordo che non avevo la custodia e lo stand...

\n\ngrande!! hai centrato il discorso... lo strumento, le emozioni

ah, un altra nota se la merita la stratocazzer \n\nportentoso strumento costuito come cavia \ncorpo di una squier anni 90 , manico di una bullet \npick up al ponte humbucker di ignota provenienza, bello carico e tagliente \npuck up al manico ex strato mex \nbattipenna in lexan trasparente \nbloccacorde/capotasto come made in alluminio \n\nla ho suonata per un annetto , molto gasante da suonare , versatilissima e con un estetica che affascinava \n\nmi è dispiaciuto averla data via

con la classica a metà della prima superiore, ma non la sentivo "mia", era appartenuta a mia sorella e la sentivo come contaminata (passatemi il termine ), poi quando almeno un pochino mi sono sentito pronto (un anno e due mesi fa), ho iniziato a guardare l'elettrica, mi tentava un casino, all'inizio volevo prendere un modello anche scrauso da 100 €, l'importante era prenderla, poi con mio padre e un suo amico collezionista siamo andati in un negozio di milano, lucky music. io ero tutto convinto verso le sg e ci rimasi piuttosto male quando non mi trovai con il manico, poi dopo un po' mi ritrovai in mano la mia les paul 100, il manico era più rotondeggiante e meno squadrato (almeno per me), ma non troppo spesso, come i manici gibson classici. Mi hanno collegato la chitarra all'ampli a un volume discreto, e io non essendo abituato e vergognandomi di quel poco che sapevo fare (c'era un ragazzino di dieci anni bravissimo che ha provato e acquistato una gibson sg mentre "suonavo"), però mi sono fatto coraggio e l'ho presa.\nAndando avanti con i mesi ho imparato tanta tanta roba e scoperto un bel po' di difetti sparsi nella chitarra, ma non la lascerò mai sola, lei è la prima \np.s. e tra più o meno un mese prenderò una sorellina per la mia les paul