Band O Chitarristi Politicizzati

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zanna
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15/ott/2011, 14:37

Ci sono alcune canzoni (CapaRezza) delle quali apprezzo il testo, altre (Bonamassa, Guns...) di cui apprezzo la musica, e una sola canzone, One dei Metallica, di cui apprezzo testo e musica.\nSecondo me non è sbagliato ascoltare qualcosa di cui ti piace la musica anche se ha un testo che non ti piace.
[color=#000080]Chitarre[/color]: Les Paul Custom Ebony Epiphone [Seymour Duncan JB/Alnico Pro II splittati], Cort acustica.\n[color=#FFBF00]Amplificatore[/color]: Peavey Classic 30.\n[color=#FF0000]Effetti[/color]: Zoom G1Next, Ibanez TS9.\n\n\nVENDO: Fender Frontman 212r http://www.mercatinomusicale.com/mm/a_vendo-fender-frontman-212r_id2442290.html
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rainblues3
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15/ott/2011, 14:42

Ciao a tutti.\n"Max62", io sono per la libertà di espressione! Quindi la frase di Clapton ("Devi deciderti: o fai musica o fai politica!") non la condivido. \nDetto ciò, credo sia piuttosto "imbarazzante" introdurre argomenti come "la fame nel mondo" quando si guadagnano 110 milioni di Euro in 1 anno (non dimentichiamoci dei guadagni del loro Manager e della casa discografica). Deve essere difficile per loro trovare parole adatte, frasi convincenti...eh sì, è dura! \nTornando a noi, caro Max62, non dimentichiamoci però che queste "rockstar", siamo NOI che le "ingrassiamo",siamo NOI che nel quotidiano (con i nostri "consumi", con le nostre scelte,anche piccole) contribuiamo ad aumentare disuguaglianze.\nMa a volte ci fa comodo non pensarci...\nKeep on rockin'
[b]chitarre[/b]: Eko E 20 (acus. elettr.) -Yamaha EG 112 (pu " '59" + "JB") -Washburn X-30 (pu " Jazz" + "Custom custom")\n[b]effetti [/b]: Digitech RP 80\n[b]drum machine[/b]: Zoom Rhythmtrack RT 223\n[b]ampli[/b]: Hughes & Kettner Edition Blu 30-R\n[b]2 coriste[/b]: Asia e Stella (le mie 2 gatte)
fab_io
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15/ott/2011, 15:17

MAX62 ha scritto:
fab_io ha scritto:le parole contano...eccome\ne il musicista (l'artista in genere) ha una grossa responsabilità\nin genere la sensibilità artistica si associa a empatia, cultura, attenzione al sociale...\nè difficile trovare canzoni (o meglio lo era di più un tempo...) che celebrino ingiustizie sociali, la prepotenza o a favore della guerra o contro l'ecologia o a favore della pena di morte del razzismo ecc \nbasta guardare ai vari Lennon, Barbra Streisand, De Andrè (e tutti i grandi cantautori italiani, Bertoli ecc)\ntutti questi temi sono temi della sinistra...tutti\nè normale che l'arte e la cultura sia sempre stata politicizzata :) \nchi invece ascolta (e ama) certe canzoni senza sapere cosa dicono dimostra superficialità...\nprobabilmente mangia senza sapere cosa...\nvive senza sapere cosa pensa...va in chiesa senza credere in dio ecc (io non ci vado per altre ragioni...vedi mio post sullo sbattezzo)\ntrovo bello che alcuni gruppi diano parte del proprio guadagno a chi ne ha bisogno\ne che ci sia qualcuno che canti dalla parte dei più deboli, di chi non ha voce\nlo facessero tutti!!!!
\nCaro Fabio sono uno che mangia senza sapere cosa ecc ecc che sia Inglese o italiano; appezzo come canta senza sapere il contenuto, mi diverto così, apprezzo un buon cantante come la musica senza sapore cosa ifi
\n\nnssun problema, ognuno ha i suoi parametri...\nla musica si può fruire in tanti modi\nio personalmente apprezzo chi lo fa impegnandosi per cause sociali, per chi porta avanti battaglie ecc\nchi da soldi/aiuto a chi non ne ha\nodio l'indifferenza e la superficialità
...e sembra dire ai contadini curvi il fischio che si spande in aria fratello non temere che corro al mio dovere trionfi la giustizia proletaria...
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MAX62
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15/ott/2011, 16:11

zanna ha scritto:Ci sono alcune canzoni (CapaRezza) delle quali apprezzo il testo, altre (Bonamassa, Guns...) di cui apprezzo la musica, e una sola canzone, One dei Metallica, di cui apprezzo testo e musica.\nSecondo me non è sbagliato ascoltare qualcosa di cui ti piace la musica anche se ha un testo che non ti piace.
\nOgni testa è un piccolo mondo...per me ascoltare brani di qualunque lingua non fa differenza; apprezzo voce e modo di cantare senza conoscerne il testo. Esempio: Albachiara la conosco a memoria ma non conosco il significato.
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15/ott/2011, 16:15

fab_io ha scritto:
MAX62 ha scritto:
fab_io ha scritto:le parole contano...eccome\ne il musicista (l'artista in genere) ha una grossa responsabilità\nin genere la sensibilità artistica si associa a empatia, cultura, attenzione al sociale...\nè difficile trovare canzoni (o meglio lo era di più un tempo...) che celebrino ingiustizie sociali, la prepotenza o a favore della guerra o contro l'ecologia o a favore della pena di morte del razzismo ecc \nbasta guardare ai vari Lennon, Barbra Streisand, De Andrè (e tutti i grandi cantautori italiani, Bertoli ecc)\ntutti questi temi sono temi della sinistra...tutti\nè normale che l'arte e la cultura sia sempre stata politicizzata :) \nchi invece ascolta (e ama) certe canzoni senza sapere cosa dicono dimostra superficialità...\nprobabilmente mangia senza sapere cosa...\nvive senza sapere cosa pensa...va in chiesa senza credere in dio ecc (io non ci vado per altre ragioni...vedi mio post sullo sbattezzo)\ntrovo bello che alcuni gruppi diano parte del proprio guadagno a chi ne ha bisogno\ne che ci sia qualcuno che canti dalla parte dei più deboli, di chi non ha voce\nlo facessero tutti!!!!
\nCaro Fabio sono uno che mangia senza sapere cosa ecc ecc che sia Inglese o italiano; appezzo come canta senza sapere il contenuto, mi diverto così, apprezzo un buon cantante come la musica senza sapore cosa ifi
\n\nnssun problema, ognuno ha i suoi parametri...\nla musica si può fruire in tanti modi\nio personalmente apprezzo chi lo fa impegnandosi per cause sociali, per chi porta avanti battaglie ecc\nchi da soldi/aiuto a chi non ne ha\nodio l'indifferenza e la superficialità
\nHai il cuore buono...traspare da come scrivi.
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MAX62
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15/ott/2011, 16:20

rainblues3 ha scritto:Ciao a tutti.\n"Max62", io sono per la libertà di espressione! Quindi la frase di Clapton ("Devi deciderti: o fai musica o fai politica!") non la condivido. \nDetto ciò, credo sia piuttosto "imbarazzante" introdurre argomenti come "la fame nel mondo" quando si guadagnano 110 milioni di Euro in 1 anno (non dimentichiamoci dei guadagni del loro Manager e della casa discografica). Deve essere difficile per loro trovare parole adatte, frasi convincenti...eh sì, è dura! \nTornando a noi, caro Max62, non dimentichiamoci però che queste "rockstar", siamo NOI che le "ingrassiamo",siamo NOI che nel quotidiano (con i nostri "consumi", con le nostre scelte,anche piccole) contribuiamo ad aumentare disuguaglianze.\nMa a volte ci fa comodo non pensarci...\nKeep on rockin'
\nChe dire...niente da obbiettare ci mancherebbe. \nCiao Rainblues. chissa' perchè qundo leggo il nome Blues mi si apre il cuore ;)
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sickboy
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15/ott/2011, 17:45

Riporto testualmente una frase di Noel Gallagher, che ho letto tempo fa su Rolling Stones (quando ancora lo compravo)\n\n"Di certo non abbiamo un Bono o un Chris Martin che predica, e non invitiamo la gente a cantare in coro. Noi saliamo e suoniamo queste fo**ute canzoni e poi finiamo sbronzi. Sono stato a tanti concerti, e parlano tutti di politica fino allo sfinimento. E suonate 'sta ca**o di musica, la gente è lì per quello! Quando vedi U2 o Coldplay, sai che prima o poi ti arriva un sermone sui poveri o su un fo**uto popolo che muore di fame. Sì, lo so che sono cose vere, ma non possiamo solo avere una bella serata invece che sentirci in colpa? Guarda, io ho una mia idea di concerto. Ho davanti migliaia di persone e non credo che siano lì per sentire 20 brani riflessivi."\n\nCerto l'idea di un concerto è sentire musica e basta, ma spesso vengono strumentalizzati, anche se a fin di bene.. poi dipende dall'opinione di ognuno.. se vai lì e conosci l'artista che vai ad ascoltare, sai se ti proporrà o no questo tipo di discorsi e quanto spesso te li proporrà, e lì decidi o no se andarci..\nFatto sta che Noel non è del tutto in errore..\n\nSimone
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15/ott/2011, 18:06

sickboy ha scritto:Riporto testualmente una frase di Noel Gallagher, che ho letto tempo fa su Rolling Stones (quando ancora lo compravo)\n\n"Di certo non abbiamo un Bono o un Chris Martin che predica, e non invitiamo la gente a cantare in coro. Noi saliamo e suoniamo queste fo**ute canzoni e poi finiamo sbronzi. Sono stato a tanti concerti, e parlano tutti di politica fino allo sfinimento. E suonate 'sta ca**o di musica, la gente è lì per quello! Quando vedi U2 o Coldplay, sai che prima o poi ti arriva un sermone sui poveri o su un fo**uto popolo che muore di fame. Sì, lo so che sono cose vere, ma non possiamo solo avere una bella serata invece che sentirci in colpa? Guarda, io ho una mia idea di concerto. Ho davanti migliaia di persone e non credo che siano lì per sentire 20 brani riflessivi."\n\nCerto l'idea di un concerto è sentire musica e basta, ma spesso vengono strumentalizzati, anche se a fin di bene.. poi dipende dall'opinione di ognuno.. se vai lì e conosci l'artista che vai ad ascoltare, sai se ti proporrà o no questo tipo di discorsi e quanto spesso te li proporrà, e lì decidi o no se andarci..\nFatto sta che Noel non è del tutto in errore..\n\nSimone
\nInteressante articolo che non manchero' di fotocopiarlo avidamente come le storie, i guai e le rinascite delle Solid Body.\nGrazie per la ricerca.
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15/ott/2011, 23:07

MAX62 ha scritto:
sickboy ha scritto:Riporto testualmente una frase di Noel Gallagher, che ho letto tempo fa su Rolling Stones (quando ancora lo compravo)\n\n"Di certo non abbiamo un Bono o un Chris Martin che predica, e non invitiamo la gente a cantare in coro. Noi saliamo e suoniamo queste fo**ute canzoni e poi finiamo sbronzi. Sono stato a tanti concerti, e parlano tutti di politica fino allo sfinimento. E suonate 'sta ca**o di musica, la gente è lì per quello! Quando vedi U2 o Coldplay, sai che prima o poi ti arriva un sermone sui poveri o su un fo**uto popolo che muore di fame. Sì, lo so che sono cose vere, ma non possiamo solo avere una bella serata invece che sentirci in colpa? Guarda, io ho una mia idea di concerto. Ho davanti migliaia di persone e non credo che siano lì per sentire 20 brani riflessivi."\n\nCerto l'idea di un concerto è sentire musica e basta, ma spesso vengono strumentalizzati, anche se a fin di bene.. poi dipende dall'opinione di ognuno.. se vai lì e conosci l'artista che vai ad ascoltare, sai se ti proporrà o no questo tipo di discorsi e quanto spesso te li proporrà, e lì decidi o no se andarci..\nFatto sta che Noel non è del tutto in errore..\n\nSimone
\nInteressante articolo che non manchero' di fotocopiarlo avidamente come le storie, i guai e le rinascite delle Solid Body.\nGrazie per la ricerca.
\n\nulteriore testimonianza sul menefreghismo e la superficialità delle persone\nper fortuna non sono tutti così
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MAX62
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15/ott/2011, 23:15

Sai che non ho capito la risposta?
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15/ott/2011, 23:32

il senso è che per fortuna non sono tutti così...gente che va ai concerti solo per stordirsi e sbronzarsi, infastiditi dall'impegno che certi gruppi dimostrano verso fasce deboli o problematiche sociali\n\nci accorgiamo delle persone discriminate/deboli se siamo persone sensibili e se ascoltiamo le persone sensibilili che ce ne parlano\n(oppure se ci siamo dentro vivendo le ingiustizie sulla nostra pelle... l'extracomunitario si accorgerà del problema razzismo, l'handicappato del menefreghismo/indifferenza, il povero delle ingiustizie sociali ecc)
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15/ott/2011, 23:46

fab_io ha scritto:il senso è che per fortuna non sono tutti così...gente che va ai concerti solo per stordirsi e sbronzarsi, infastiditi dall'impegno che certi gruppi dimostrano verso fasce deboli o problematiche sociali\n\nci accorgiamo delle persone discriminate/deboli se siamo persone sensibili e se ascoltiamo le persone sensibilili che ce ne parlano\n(oppure se ci siamo dentro vivendo le ingiustizie sulla nostra pelle... l'extracomunitario si accorgerà del problema razzismo, l'handicappato del menefreghismo/indifferenza, il povero delle ingiustizie sociali ecc)
\n\nOttima spiegazione, grazie Fabio e buona domenica
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16/ott/2011, 01:14

Ciao a tutti,\nho letto attentamente le opinioni di tutti e ognuno ha una verità.\nPersonalmente credo (e sottolineo "personalmente") che queste verità potrebbero essere sentite e dette per giusta causa ma.....\na) io posso avere una band che fattura 110 milioni di euro l'anno e, dando 20 milioni di euro per "tentare" di risolvere la fame nel mondo, mi sento in pace con me stesso (magari i Rolling Stones ne guadagnano 200 e non danno una ceppa in beneficenza!).\n\nb) posso guadagnare 300 milioni di euro l'anno con la mia azienda, regalarne 50 per fini sociali e predicare l'uguaglianza nel mondo, essere contro l'iniquità ed il razzismo nel mondo e di per sè la gente riscontrerebbe un ossimoro (facile fare il "comunista" con 300 milioni di guadagni all'anno....).\n\nc) non conoscendo l'inglese (purtroppo una grave mancanza alle soglie del 2012 :( ) e non conoscendo quindi i testi mi limito ad ascoltare e "sentire" l'espressione musicale, la preparazione tecnica, le sensazioni che trasmette una musica e la voce, i cori, il sentimento che trasmette un pezzo.\nIn parole spicciole, ascoltato "The wall" c'è bisogno di una spiegazione? \nMa certo che nooooooooooooooooo\n\nd) la musica, come mezzo di espressione, deve trasmettere emozioni, stati d'animo e sensazioni: per farlo a volte basta appunto la musica e l'interpretazione del cantante. Freddy Mercury avrebbe potuto cantare "la-la-la-laaaaaa-laaaaaa", non sarebbe canbiato nulla.....\n\nFatta questa premessa (scusate se sono prolisso ma il tema è delicato e difficile da espimere) immagino un americano che non conosce l'italiano che dopo aver ascoltato Leonard Cohen (grande voce, grande musicista e grante poeta), ascolta Fabrizio De Andrè che è famoso cantautore di esclusi ed emarginati: ballate musicali, voce personale ed espressiva ma non certo di spessore musicale.... Non capirebbe il perchè in Italia è considerato uno dei più grandi cantautori italiani.\nQuindi la mia risposta è , ed è questo il bello della musica e che ha sempre contraddistinto i critici fin dai tempi in cui si suonavano solo i tamburi, che se un "motivo" musicale dà una vibrazione, una sensazione positiva o negativa, prescinde dal testo, dalle parole.\nEd una canzone può essere "giusta" se in quel momento dice cose reali, sentite, a prescindere di chi la canta o da cosa fa chi la canta.\n\nConcludo che a me i testi politicizzati non mi hanno mai entusiasmato, forse perchè mi faccio "prendere" troppo dalla musica e dall'interpretazione vocale piuttosto che dal testo(Guccini mi è simpatico, ma trovo la sua musica si una "elementarietà" e scontatezza disarmante) ma trovo che sia giusto che alcuni autori lo facciano perchè hanno un seguito.\nPer dirla in parole povere, Gino Paoli ha criticato Mina dicendo che canta sempre alla stessa maniera, canterebbe "Se stasera sono qui" come canterebbe l'elenco del telefono.... Bè, aggiungo io, ce ne fossero ancora come Mina!!!!!\nConcludo dicendo che, comunque, per me è una grande carenza non "ascoltare" il significato dei testi, lo considero un grande handicap perchè so che mi perdo qualcosa......\n\np.s. un "assist" per Vasco: tempo fa rispose alla domanda di un giornalista "perchè ai suoi concerti non parla?". E lui rispose: "perchè da pivello andai ad un concerto e su 1 ora e mezza il cantante parlò per 3 quarti d'ora di cosa è giusto e cosa è sbagliato: ma io volevo sentirlo cantare!!!!"\nErgo, scrivi testi incazzati, d'amore, politici, di speranza, ma cantaaaaaa!!!!!!!!\n\nCiao\nNick
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16/ott/2011, 02:31

ciao Nick45, condivido abbastastanza le tue opinioni, hai fatto un bel riassunto di punti di vista e ne approfitto per 2 note personalissime\n\n
nick45 ha scritto:Ciao a tutti,\nho letto attentamente le opinioni di tutti e ognuno ha una verità.\nPersonalmente credo (e sottolineo "personalmente") che queste verità potrebbero essere sentite e dette per giusta causa ma.....\na) io posso avere una band che fattura 110 milioni di euro l'anno e, dando 20 milioni di euro ...magari...se tutti quelli che guadagnano così facessero beneficenza ci sarebbe meno povera gente!\n\nb) posso guadagnare 300 milioni di euro l'anno con la mia azienda, regalarne 50 per fini sociali e predicare l'uguaglianza nel mondo, essere contro l'iniquità ed il razzismo nel mondo e di per sè la gente riscontrerebbe un ossimoro (facile fare il "comunista" con 300 milioni di guadagni all'anno....)...è ancora più facile fare l'egoista...ce ne fosse tanta di gente così,... fai anche 300 mila euro all'anno e 50 mila in beneficenza...la proporzione è la stessa...(magari!!! purtroppo è fantascienza) \n\nc) non conoscendo l'inglese (purtroppo una grave mancanza alle soglie del 2012 :( ) e non conoscendo quindi i testi mi limito ad ascoltare e "sentire" l'espressione musicale, la preparazione tecnica, le sensazioni che trasmette una musica e la voce, i cori, il sentimento che trasmette un pezzo. In parole spicciole, ascoltato "The wall" c'è bisogno di una spiegazione? anche perchè si sa, (si sapeva) di cosa parlava... il successo dell'opera The Wall è anche dovuto al suo messaggio...pensa se avesse avuto un messaggio di ghettizzazione dei popoli...avrebbe avuto successo?non l'avremmo saputo?\n\nd) la musica, come mezzo di espressione, deve trasmettere emozioni, stati d'animo e sensazioni: per farlo a volte basta appunto la musica e l'interpretazione del cantante. Freddy Mercury avrebbe potuto cantare "la-la-la-laaaaaa-laaaaaa", non sarebbe canbiato nulla..... grande artista ma non avrebbe avuto lo stesso successo...ha cantato vari temi: l'amore, la gioia di vivere ma anche canzoni più impegnate: Is this the world we created?, Heaven for everyone, One vision, The Miracle \nFatta questa premessa (scusate se sono prolisso ma il tema è delicato e difficile da espimere) immagino un americano che non conosce l'italiano che dopo aver ascoltato Leonard Cohen (grande voce, grande musicista e grante poeta), ascolta Fabrizio De Andrè che è famoso cantautore di esclusi ed emarginati: ballate musicali, voce personale ed espressiva ma non certo di spessore musicale... ma hai presente la sua discografia? con Bubola, Pagani, Pfm? Non capirebbe il perchè in Italia è considerato uno dei più grandi cantautori italiani. non capirebbe solo se fosse superficiale nel suo giudizio...pochi americani hanno letto Dante A. ma solo gli ignoranti non lo considerano grande poeta\nQuindi la mia risposta è , ed è questo il bello della musica e che ha sempre contraddistinto i critici fin dai tempi in cui si suonavano solo i tamburi, che se un "motivo" musicale dà una vibrazione, una sensazione positiva o negativa, prescinde dal testo, dalle parole. un brano strumentale prescinde dal testo, una canzone no\nEd una canzone può essere "giusta" se in quel momento dice cose reali, sentite, a prescindere di chi la canta o da cosa fa chi la canta. una canzone prescinde da chi la canta ma non dal suo testo\n\nConcludo che a me i testi politicizzati non mi hanno mai entusiasmato, forse perchè mi faccio "prendere" troppo dalla musica e dall'interpretazione vocale piuttosto che dal testo(Guccini mi è simpatico, ma trovo la sua musica si una "elementarietà" e scontatezza disarmante) ma trovo che sia giusto che alcuni autori lo facciano perchè hanno un seguito. Guccini non ha scritto quelle canzoni per avere un seguito, musica povera ma testi pregnanti\nPer dirla in parole povere, Gino Paoli ha criticato Mina dicendo che canta sempre alla stessa maniera, canterebbe "Se stasera sono qui" come canterebbe l'elenco del telefono.... Bè, aggiungo io, ce ne fossero ancora come Mina!!!!!\nConcludo dicendo che, comunque, per me è una grande carenza non "ascoltare" il significato dei testi, lo considero un grande handicap perchè so che mi perdo qualcosa......quoto\n\n\np.s. un "assist" per Vasco: tempo fa rispose alla domanda di un giornalista "perchè ai suoi concerti non parla?". E lui rispose: "perchè da pivello andai ad un concerto e su 1 ora e mezza il cantante parlò per 3 quarti d'ora di cosa è giusto e cosa è sbagliato: ma io volevo sentirlo cantare!!!!"\nErgo, scrivi testi incazzati, d'amore, politici, di speranza, ma cantaaaaaa!!!!!!!! quoto\n\nCiao\nNick
...e sembra dire ai contadini curvi il fischio che si spande in aria fratello non temere che corro al mio dovere trionfi la giustizia proletaria...
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16/ott/2011, 04:54

nick45 ha scritto:Ciao a tutti,\nho letto attentamente le opinioni di tutti e ognuno ha una verità.\nPersonalmente credo (e sottolineo "personalmente") che queste verità potrebbero essere sentite e dette per giusta causa ma.....\na) io posso avere una band che fattura 110 milioni di euro l'anno e, dando 20 milioni di euro per "tentare" di risolvere la fame nel mondo, mi sento in pace con me stesso (magari i Rolling Stones ne guadagnano 200 e non danno una ceppa in beneficenza!).\n\nb) posso guadagnare 300 milioni di euro l'anno con la mia azienda, regalarne 50 per fini sociali e predicare l'uguaglianza nel mondo, essere contro l'iniquità ed il razzismo nel mondo e di per sè la gente riscontrerebbe un ossimoro (facile fare il "comunista" con 300 milioni di guadagni all'anno....).\n\nc) non conoscendo l'inglese (purtroppo una grave mancanza alle soglie del 2012 :( ) e non conoscendo quindi i testi mi limito ad ascoltare e "sentire" l'espressione musicale, la preparazione tecnica, le sensazioni che trasmette una musica e la voce, i cori, il sentimento che trasmette un pezzo.\nIn parole spicciole, ascoltato "The wall" c'è bisogno di una spiegazione? \nMa certo che nooooooooooooooooo\n\nd) la musica, come mezzo di espressione, deve trasmettere emozioni, stati d'animo e sensazioni: per farlo a volte basta appunto la musica e l'interpretazione del cantante. Freddy Mercury avrebbe potuto cantare "la-la-la-laaaaaa-laaaaaa", non sarebbe canbiato nulla.....\n\nFatta questa premessa (scusate se sono prolisso ma il tema è delicato e difficile da espimere) immagino un americano che non conosce l'italiano che dopo aver ascoltato Leonard Cohen (grande voce, grande musicista e grante poeta), ascolta Fabrizio De Andrè che è famoso cantautore di esclusi ed emarginati: ballate musicali, voce personale ed espressiva ma non certo di spessore musicale.... Non capirebbe il perchè in Italia è considerato uno dei più grandi cantautori italiani.\nQuindi la mia risposta è , ed è questo il bello della musica e che ha sempre contraddistinto i critici fin dai tempi in cui si suonavano solo i tamburi, che se un "motivo" musicale dà una vibrazione, una sensazione positiva o negativa, prescinde dal testo, dalle parole.\nEd una canzone può essere "giusta" se in quel momento dice cose reali, sentite, a prescindere di chi la canta o da cosa fa chi la canta.\n\nConcludo che a me i testi politicizzati non mi hanno mai entusiasmato, forse perchè mi faccio "prendere" troppo dalla musica e dall'interpretazione vocale piuttosto che dal testo(Guccini mi è simpatico, ma trovo la sua musica si una "elementarietà" e scontatezza disarmante) ma trovo che sia giusto che alcuni autori lo facciano perchè hanno un seguito.\nPer dirla in parole povere, Gino Paoli ha criticato Mina dicendo che canta sempre alla stessa maniera, canterebbe "Se stasera sono qui" come canterebbe l'elenco del telefono.... Bè, aggiungo io, ce ne fossero ancora come Mina!!!!!\nConcludo dicendo che, comunque, per me è una grande carenza non "ascoltare" il significato dei testi, lo considero un grande handicap perchè so che mi perdo qualcosa......\n\np.s. un "assist" per Vasco: tempo fa rispose alla domanda di un giornalista "perchè ai suoi concerti non parla?". E lui rispose: "perchè da pivello andai ad un concerto e su 1 ora e mezza il cantante parlò per 3 quarti d'ora di cosa è giusto e cosa è sbagliato: ma io volevo sentirlo cantare!!!!"\nErgo, scrivi testi incazzati, d'amore, politici, di speranza, ma cantaaaaaa!!!!!!!!\n\nCiao\nNick
\nOttima stesura del testo per dire che la pensi come me. Un assolo o un brano se ben fatti fanno venire la pelle d'oca. Questo succede a me, e chi canta può mandare qualunque messaggio che non capiro' mai ma appezzero' l'interpretazione.
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